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Processo d’appello Ambiente svenduto, domani seconda udienza

Ex Ilva, in primo grado 26 condanne per 270 anni di carcere

Riprende domani, con la seconda udienza, il processo d’appello ‘Ambiente Svenduto’ legato al
presunto disastro ambientale causato dall’ex Ilva negli anni di gestione dei Riva. L’udienza si terrà, a partire dalle ore 10.00, nell’ex aula bunker della Corte d’appello al rione Paolo VI. Le udienze successive, prima della pausa estiva, il 24 maggio, il 7, 14, 21 e 28 giugno e il 12 luglio. Saranno affrontate le questioni preliminari (tra cui l’istanza di trasferire il processo a Potenza) e le richieste di rinnovazione dell’istruttoria e di produzione di nuovi documenti. La difesa dei Riva il 3 aprile scorso ha depositato
una nota tecnica per evidenziare presunti errori nella perizia epidemiologica commissionata dalla procura ionica. La Corte d’assise d’appello presieduta dal giudice Antonio Del Coco (affiancato dal giudice Ugo Bassi e dalla giuria popolare) dovrà decidere anche in merito alle richieste di sospensione della provvisoria esecuzione delle provvisionali nei confronti delle parti offese. Nel processo d’appello sono imputate 37 persone fisiche e tre società. In primo grado furono 26 le condanne nei confronti di
dirigenti della fabbrica, manager e politici, per circa 270 anni di carcere. La Corte d’Assise stabilì sia la confisca degli impianti dell’area a caldo che la confisca per equivalente dell’illecito profitto nei confronti delle tre società Ilva spa, Riva fire e Riva forni elettrici, per una somma di 2,1 miliardi.

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