La dichiarazione del presidente dell’Associazione di Volontariato nata in Puglia per diffondere la cultura della prevenzione per la sicurezza sul lavoro
“Avanti il prossimo fregandocene del prossimo, siamo tutti assassini e complici, non è il momento di partecipare al dibattito delle proposte (sempre le stesse), noi vogliamo i colpevoli, quelli veri, quest’uomo era fatto di carne e sangue, di desideri e sogni come tutti noi, era nostro fratello! Basta alle sterili richieste di “tavoli” più o meno istituzionali con posti a sedere per sigle autoproclamatesi rappresentative”.
E’ quanto scrive in una nota Giuseppe Filannino, presidente dell’Associazione “Mai Più Vittime sul lavoro” dopo la morte di oggi a Bari di un operaio di 58 anni in un cantiere del Policlinico di Bari. “Da troppi anni i morti aumentano, chi poteva bloccare questo sterminio non l’ha fatto, ora è il momento che s’accollino le proprie responsabilità senza finire sempre a dare colpe esclusivamente a datori di lavoro avidi e lavoratori impreparati! Ci sono solo colpevoli e più colpevoli”, denuncia il responsabile dell’organizzazione di volontariato nata in Puglia per diffondere la cultura della sicurezza e della prevenzione degli infortuni professionali, attiva sul territorio con numerose sedi che offrono assistenza e consulenza medico legale ai lavoratori e alle loro famiglie.