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Infermiere simula furto per vendere illegalmente le sue armi

É accaduto a Taranto, l’uomo è stato arrestato dalla polizia

È finito in carcere, a Taranto, un infermiere di 29 anni di origini rumene per aver ceduto un vero e proprio arsenale di armi, che aveva nascosto in due casseforti a casa, a una terza persona, simulando un furto. Si scoprirà che in realtà le armi venivano acquistate per essere rivendute sul mercato nero. Iniziano da lontano le indagini della Squadra Mobile, scattate dopo l’arresto da parte dei Carabinieri di un 36enne tarantino trovato in possesso di alcune delle armi di cui l’infermiere aveva denunciato il furto. Altre sono state recuperate in un’altra operazione dai Carabinieri di Modugno. Le armi erano state acquistate regolarmente dal 29enne, ma in un quantitativo importante: 11 pistole, due revolver ed una carabina, comprate nel giro di pochi mesi da vari rivenditori. Cosa che ha insospettito i Falchi che hanno voluto approfondire il caso con una verifica amministrativa a casa. Quando gli agenti sono arrivati nell’abitazione, i genitori hanno spiegato loro che il figlio fosse partito e che non potevano mostrare l’armamentario perché chiuso in due casseforti le cui chiavi erano del figlio il quale, contattato telefonicamente, ha garantito che al rientro, la sera stessa, sarebbe andato in questura per chiarire tutto. Dopo il controllo, i genitori sono andati al pronto soccorso per un presunto malore della mamma e, durante la loro assenza, due uomini con volto travisato sono entrati in casa portando via le casseforti. Scena ripresa integralmente dalle telecamere di videosorveglianza visionate dagli investigatori che hanno proceduto all’arresto

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