Le proposte del segretario generale Confederazione Italiana Lavoratori, il pugliese Luigi Minoia
“Le parole non bastano più! I lavoratori avevano più volte denunciato la precarietà delle condizioni di lavoro nel deposito Eni di Calenzano dove si è consumata l’ennesima strage annunciata sul lavoro. Chiediamo che su questa tragedia venga fatta piena luce e si individuino le responsabilità”. Così il segretario generale Confil, Confederazione Italiana Lavoratori, Luigi Minoia dopo l’esplosione costata la vita a cinque operai mentre altre 29 persone sono rimaste ferite, di cui due sono in gravissime condizioni. “Al dolore e al cordoglio per le famiglie – dichiara Minoia – è doverosa la ricerca della verità. Ma a Governo e Parlamento tocca intervenire finalmente e concretamente per impedire questa inarrestabile catena di morti sul lavoro”. “La Confil – prosegue Minoia – da tempo propone di utilizzare parte degli utili di bilancio dell’Inail, accantonati e addirittura investiti anche in titoli di stato, per finanziare l’assunzione di centinaia di ispettori mancanti per aumentare sensibilmente i controlli. L’avanzo record di bilancio dell’Inail di 41 miliardi di euro accumulati negli anni sul conto di Tesoreria dello stato e non spesi per la prevenzione, sono una tragica beffa per migliaia di vittime e di infortunati sul lavoro”.