Dovranno rispondere anche di corruzione e falso ideologico
Contrabbando pluriaggravato di tabacchi lavorati esteri, imbarco arbitrario di merci di contrabbando sulla nave militare Capri, corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio e falso ideologico. Sono i gravissimi reati di cui devono rispondere quattro appartenenti alla Marina Militare – tre ufficiali, due di Taranto e un brindisino, e un sottufficiale della Bat – assieme a un ufficiale della guardia costiera libica. Per tutti è stata data esecuzione ad un’ordinanza di misure cautelari: più specificamente, obbligo di dimora per i primi quattro, custodia cautelare in carcere per l’ufficiale della guardia libica.
Dalle indagini sarebbe emerso che, nel corso dell’operazione Mare Sicuro, i cinque avrebbero organizzato l’imbarco, il trasporto da Tripoli a Brindisi e l’introduzione in Italia di 300 chili di tabacco estero di contrabbando , destinati alla vendita a persone appartenenti al Corpo militare ma anche a persone che ne erano estranee. Il militare brindisino è anche accusato di aver trovato la somma necessaria all’ approvvigionamento attraverso un giro di fatture per operazioni in tutto o in parte inesistenti legate all’acquisto di beni necessari a bordo della nave. Coinvolti nell’indagine anche tre familiari del militare brindisino, uno dei quali appartenente ad altra forza armata.