Due anni fa una lettera minatoria con un proiettile. Lo sfogo del proprietario sui social: “Non chiuderemo”
Due anni fa una lettera intimidatoria con un proiettile, nelle scorse ore l’incendio di uno dei mezzi delle onoranze funebri De Giovine a Lucera. Per il proprietario dell’attività si tratta di due atti intimidatori collegati. Sul rogo di ieri sera indagano intanto sui carabinieri. Sui social il duro commento di Luca De Giovine. “Non chiuderemo – scrive – io voglio restare a Lucera, ho scelto con la mia famiglia di investire e vivere qui. Voi mi invitate a chiudere l’attività – conclude- io vi invito ad andarvene perché siete la rovina”.