Saranno ascoltati sull’ultimo decreto che assegna ad
Acciaierie altri 150 milioni di euro
I commissari di Acciaierie d’Italia in amministrazione straordinaria, i sindacati, Confindustria,
Aigi (l’associazione delle imprese dell’indotto) e l’associazione ambientalista Peacelink al Senato, davanti alla commissione Industria. Saranno ascoltati sull’ultimo decreto sulla fabbrica, per il quale, nei giorni scorsi, si è avviato l’iter di conversione in legge. E’ il provvedimento che assegna ad Acciaierie altri 150 milioni di euro, dopo quelli affluiti qualche mese fa, a parte il prestito ponte del Mef da 320 milioni e sul quale è in corso il confronto tra Governo e Commissione Europea per ottenere il via libera di Bruxelles. L’ex Ilva è stata inserita perchè per il gruppo dell’acciaio, a corto di risorse, bisognava intervenire con urgenza. I 150 milioni trasferiti ad AdI in as arrivano dal patrimonio destinato ad Ilva in amministrazione straordinaria, la società proprietaria degli impianti dati in fitto ad AdI. Per il dl, il 12 giugno scade il termine per presentare emendamenti e ordini del giorno. Infine, in settimana si attende la predisposizione del calendario delle visite agli impianti AdI da parte degli investitori potenzialmente interessati (Metinvest,
Arvedi, Steel Mont e Vulcan Green Stel) e l’invio da AdI ai sindacati della lettera sulla nuova procedura di cassa integrazione straordinaria, sulla cui base si aprirà poi la trattativa al ministero del Lavoro. Sulla cassa, AdI, nel piano di ripartenza 2024 (quello da 330 milioni, di cui 280 a Taranto), ha già detto che “interverrà
su un bacino più largo possibile di partecipanti”. Prevedibilmente, quindi, i numeri saliranno rispetto ai 3mila cassintegrati attuali, dei quali 2.500 a Taranto.