Il tecnico siciliano è stato avaro di dettagli, ma ha garantito che i tifosi del Bari vedranno una squadra più aggressiva
Tira un forte vento a Bari, si spera che soffi in direzione della prima vittoria interna stagionale dei biancorossi assente dal 2 giugno. C’era curiosità per la prima conferenza stampa prepartita del nuovo tecnico Pasquale Marino. Come tutti i suoi colleghi è stato avaro di dettagli, ma ha garantito che i tifosi del Bari vedranno una squadra più aggressiva, più propositiva e soprattutto più disposta a rischiare attraverso verticalizzazioni che possano mettere in condizioni gli attaccanti di trovarsi in condizioni di segnare. Ovviamente le offensive non dovranno essere condotte soltanto per via centrale ma anche diremmo soprattutto sulle fasce laterali per creare superiorità numerica, fasce laterali che dovrebbero essere occupate da Aramu a destra e Sibilli a sinistra. Incertezza per il ruolo di attaccante centrale in ballottaggio fra Diaw che si è allenato regolarmente per tutta la settimana e Nasti reduce dall’esperienza finita male con la nazionale under 21. Pasquale Marino insiste sul modo di stare in campo, vuole cioè una squadra corta fra i reparti in grado di ribaltare immediatamente l’azione nel momento in cui entra in possesso del pallone. Insiste su un altro concetto e cioè che non ci saranno grandi novità rispetto al Bari di Mignani perché anche la preparazione atletica continua sulla stessa falsariga e con gli stessi uomini a guidarla. Fa capire che Edjouma dovrà aspettare ancora per vestire una maglia da titolare: lo considera una mezz’ala, ma deve adattarsi ai ritmi del nostro campionato. A proposito: a centrocampo non dovrebbero esserci alternative ad Acampora, Maiello e Koutsoupias anche per l’indisponibilità di Maita.