Per i sindacati l’azienda è in abbandono e in pericoloso declino
E’ iniziato alle sette di questa mattina lo sciopero di 24 ore dei lavoratori dello stabilimento Acciaierie d’Italia di Taranto, di Ilva in As e dell’appalto indetto dai sindacati metalmeccanici e da altre categorie, per
richiamare l’attenzione sulla situazione della fabbrica definita in “una fase di abbandono e pericoloso declino” e che rischia “una irreversibile condizione di spegnimento”. Le risposte ottenute dal vertice di ieri a Palazzo Chigi sono definite insoddisfacenti dalle organizzazioni sindacali. Sono in corso anche presidi sulle strade che conducono alle portinerie. Ed oggi è il giorno dell’evento ‘Steel Commitment 2023’,
incontro commerciale con i clienti organizzato da Acciaierie d’Italia nello stabilimento di Taranto. Secondo le organizzazioni sindacali l’azienda intende presentare una “realtà distorta”. Nell’incontro di ieri, avvertono i sindacati, “non abbiamo ricevuto nessuna ‘chiara’ risposta su come il governo intenda risolvere questa annosa vertenza. Restiamo stupiti ed esterrefatti dall’aver appreso dal governo dell’interlocuzione in atto con ArcelorMittal per raggiungere un nuovo accordo, dopo quello di marzo 2020 a noi a tutt’oggi sconosciuto, che nella sua realizzazione sta mantenendo come filo di continuità con i Governi precedenti l’esclusione dei lavoratori e dei loro rappresentanti sindacali”.