Nella stessa delibera, la giunta dà mandato agli uffici di creare un gruppo di lavoro – anche interforze – per la quantificazione dei danni subiti da beni mobili e immobili, pubblici o privati
A conclusione del consiglio comunale odierno, la giunta comunale di Lecce, convocata in seduta urgente, ha approvato la delibera per il riconoscimento dello stato di emergenza, che – come da accordi intercorsi telefonicamente fra il sindaco Carlo Salvemini, il governatore Michele Emiliano e il Ministro Raffaele Fitto – è stata immediatamente trasmessa al Governo regionale e nazionale, oggi chiamato in consiglio dei ministri ad esaminare le situazioni di Sicilia e Puglia, per poter chiedere e ottenere le risorse necessarie per rimediare ai danni subiti dalla comunità.
Nella stessa delibera, la giunta dà mandato agli uffici di creare un gruppo di lavoro – anche interforze – per la quantificazione dei danni subiti da beni mobili e immobili, pubblici o privati. Al momento, appare evidente che il fuoco ha causato gravissimi danni ad una trentina di abitazioni private, alcune delle quali unica residenza per nuclei familiari leccesi, ad auto parcheggiate, a piccole attività commerciali, a strade di proprietà pubblica e a boschi e macchia mediterranea della zona.
Questa mattina presto e di nuovo nel pomeriggio, il sindaco Salvemini ha effettuato un sopralluogo a San Cataldo, recandosi anche alla darsena pronta ma non ancora attivata, dove i danni paiono di lieve entità. Per l’intera mattinata, è proseguita l’attività di bonifica e spegnimento nelle aree colpite dal fuoco consentendo di tenere sotto controllo alcuni episodi di ripresa delle fiamme alimentate dal forte vento. Le squadre di soccorso disposte nell’ambito del Comitato di Coordinamento Soccorsi saranno presenti per tutta la giornata a presidio della zona.
La giunta, infine, ha programmato un servizio straordinario di ritiro di rifiuti bruciati provenienti dalle abitazioni e di pulizia delle aree pubbliche da polveri e ceneri, che sarà eseguito appena arriverà il via libera dai vigili del fuoco al rientro delle famiglie coinvolte nelle abitazioni.