L’ex premier era accusato di induzione a mentire
“Non doversi procedere per morte dell’imputato”. Si è chiuso così per la morte di Silvio Berlusconi, avvenuta il 12 giugno scorso, e quando ormai era giunto alle ultime battute, il processo Escort in corso a Bari, nel quale l’ex premier era imputato per induzione a mentire. Secondo l’accusa aveva pagato le bugie dette dall’imprenditore barese Giampaolo Tarantini ai pm, che indagavano sulle ragazze portate a pagamento nella residenza private dell’allora presidente del Consiglio tra il 2008 e il 2009. Berlusconi era stato rinviato a giudizio nel novembre 2018. La breve udienza si è conclusa con la sentenza di non luogo a procedere da parte della giudice Valentina Tripaldi.