Il governatore da Vespa: “Meloni brava e molto pericolosa per il centrosinistra”
“Giorgia Meloni mi ha chiamato con un garbo e una furbizia non da poco, perché le ho dovuto tributare il ringraziamento della Puglia”. Così il presidente della Puglia, Michele Emiliano, ha scherzato raccontando della telefonata ricevuta dalla premier per annunciargli l’intenzione di organizzare in Puglia il prossimo
G7. Emiliano l’ha detto al “‘”Forum in masseria” in corso a Manduria. “Questa è una cosa che un presidente di regione non dimentica”, ha aggiunto e precisato: “Però è stata aiutata dal successo della Puglia in tutto il mondo e dal fato che qui sono dislocate più del 30-40% delle forze armate italiane. E’ anche la regione più presidiata d’Italia, diciamo che è il nuovo nord est dal punto di vista strategico avendo 3 aeroporti militari, basi navali a Brindisi e Taranto, basi dell’Onu, capacità di ospitalità. Quindi diciamo che è una cosa che ci siamo pure meritati”.
Giorgia Meloni “è una donna brava, intelligente e molto pericolosa per il centrosinistra e ovviamente capace di prendere decisioni” ha aggiunto il governatore nel dialogo con Bruno Vespa. Sui rapporti con la leader di Fratelli d’Italia, Emiliano ha raccontato: “Noi siamo amici da tempo, dai tempi in cui lei veniva a Bari con un partito dell’1-2% e mi chiedeva di partecipare ai suoi eventi, devo dire molto poco frequentati, e spesso disturbati dalla sinistra radicale perché, secondo loro, non avrebbe dovuto parlare, ad esempio all’università di Bari. Io invece andavo apposta per garantirle questa possibilità”.
Poi Emiliano ha parlato del Pnrr, che “è sostanzialmente fermo”, ha detto a Vespa. “Le Regioni non hanno un ruolo particolare per cui, rispetto al Pnrr, chi è in campo non ha la stessa capacità di spesa delle Regioni che è quasi il doppio di quella dei ministeri e sicuramente superiore a quella dei Comuni. Occorreva uno schema diverso. Non so se siamo ancora in tempo per far rientrare in campo i giocatori più forti, che sono le Regioni, nella velocità della spesa però la situazione è questa”. “Si aggiunga la catastrofe, vera, del blocco del fondo sociale di coesione che ci serve per il co-finanziamento anche dei fondi europei”, ha continuato. “Quindi da 8 mesi incameriamo domande di finanziamenti per imprese in Puglia, ormai siamo a 4700, ed è tutto fermo”. E ha concluso: “In genere si mette in ordine ma nel frattempo si va avanti con il lavoro, non è che un tribunale o un ospedale mette in ordine e smette di fare processi o di curare le persone. Qui stanno smettendo di erogare soldi alle Regioni e noi non riusciamo a fare il nostro lavoro. E per noi è ancora più grave perché il ministro che non riusciamo a convincere è pugliese”, riferendosi al responsabile per gli Affari europei, Raffaele Fitto.