A Cagliari finisce in parità grazie al rigore trasformato da Antenucci nel recupero. Il portiere sardo para di tutto. Si decide tutto a Bari
Nella partita più difficile dell’anno il Bari cade dopo otto minuti ma è capace di rialzarsi, di pareggiare e di avere tanto da recriminare dopo mille peripezie. Di Cesare che dà forfait all’ultimo minuto, Lapadula che porta subito in vantaggio i sardi, Cheddira che sbaglia un rigore: tutto faceva pensare al peggio. E invece il Bari con una grande prestazione, forse la migliore della stagione, avrebbe meritato ampiamente il successo pieno. Ne sa qualcosa il portiere Radunovich autore di parate incredibili, su conclusioni di Benedetti, Bellomo, Ceter e dello stesso Cheddira. Ma il portierone deve arrendersi nei minuti di recupero al calcio di rigore concesso per fallo di Altare su Folorunsho trasformato con freddezza da Antenucci entrato in campo proprio per calciare dagli undici metri. Il pareggio di Cagliari spalanca al Bari le porte della Serie A anche se ci sarà da soffrire per altri 90 e passa minuti perché la squadra di Ranieri domenica sera verrà a Bari con un solo obiettivo e cioè quello di vincere perché un altro pareggio farebbe sbarcare la squadra biancorossa in serie A. Il Bari è piaciuto anche per l’atteggiamento completamente diverso rispetto alla gara di Bolzano, ha affrontato il Cagliari a viso aperto concedendo ai padroni di casa soltanto i primi 15 minuti. Ha giocato con la testa ma anche con il cuore ed è davvero difficile individuare un protagonista su tutti. Efficaci i cambi decise da Mignani nella ripresa, che hanno messo in difficoltà la squadra di Ranieri apparsa alla fine il debito d’ossigeno nel frenare le iniziative dello scatenato Ceter, di Folorunsho e di Cheddira. Un’intera città e ora in ansia e attende spasmodica la sfida di domenica sera che potrebbe proiettare il Bari in Serie A dopo 12 anni di umiliazione è mortificazione per i suoi tifosi.