L’uomo, cugino di secondo grado della ragazza, deve scontare 30 anni di reclusione
Chiede di essere perdonato Giovanni Potenza, l’uomo condannato a 30 anni di reclusione per l’omicidio della cugina di secondo grado, Giusy, uccisa nel 2004 a Manfredonia quando aveva appena 14 anni. Fu trovata sfigurata sulla scogliera il giorno dopo il delitto. A riferirlo è l’avvocato Innocenza Starace, che assiste i parenti della ragazza, tra cui il nonno materno. Quest’ultimo ha fatto sapere di essere “disposto a perdonare l’assassino solo se rivelasse chi sono i suoi complici”. Secondo l’avvocato Starace, “si trattò di un omicidio compiuto al termine di un atto di violenza sessuale nei confronti della 14enne”.