Revocati gli arresti domiciliari a Vito Antonio Nella, e il divieto di dimora in Basilicata a Donato Palma, entrambi funzionari dell’Ufficio Difesa del Suolo, Geologia ed Attività Estrattive della Regione
Il gip di Potenza ha rivisto le misure cautelari nei confronti delle cinque persone indagate nell’ambito dell’inchiesta della Procura del capoluogo lucano sulle attività estrattive in alcune cave del territorio e accusate di tentata concussione, corruzione e falso ideologico. In particolare sono stati revocati gli arresti domiciliari a Vito Antonio Nella, e il divieto di dimora in Basilicata a Donato Palma, entrambi funzionari dell’Ufficio Difesa del Suolo, Geologia ed Attività Estrattive della Regione. Attenuate le misure per gli imprenditori Luigi Alianelli e Giuseppe Grieco: entrambi passano dai domiciliari all’obbligo di dimora in regione; confermato per Nicola Cafarella, funzionario dell’Ufficio Difesa del Suolo, Geologia ed Attività Estrattive della Regione, il divieto di dimora in Basilicata. Le indagini, iniziate nel 2021 e condotte dalla Procura potentina con il supporto dei Carabinieri Forestali del Nucleo investigativo Ambientale Agroalimentare e Forestale, avevano scoperto un collaudato sistema messo in piedi da tre funzionari dell’ufficio difesa del suolo della Basilicata con il coinvolgimento di due imprenditori del settore.