E’ la situazione più esplosiva: un poliziotto per un intero piano
detentivo, con tre sezioni ed oltre 200 detenuti
Dopo i numerosi appelli inascoltati e dopo l’ennesima aggressione di un detenuto nei confronti di un poliziotto rimasto ferito, si potrebbe passare all’azione. Lo dichiara il Sappe, il sindacato autonomo di polizia penitenziaria. E proprio da Taranto partirebbe lo sciopero bianco delle guardie. Una protesta eclatante e singolare, per richiamare l’attenzione delle autorità preposte che, se venisse attuata, scatenerebbe una reazione violenta dei detenuti. Con lo sciopero bianco, infatti, non verrebbero più svolti i colloqui con familiari, educatori, psicologi, assistenti sociali e medici, non uscirebbero all’aperto per l’ora d’aria, non frequenterebbero più i corsi scolastici con gli insegnanti. Inoltre salterebbero gli accompagnamenti presso altre carceri, aule di giustizia, presidi sanitari sempre per la carenza dei poliziotti. La protesta partirebbe da Taranto perché la situazione è più grave: un poliziotto gestisce da solo un piano detentivo con tre sezionI e oltre 200 detenuti.