È quanto emerso nel corso dell’udienza preliminare che si è svolta a Trani, in merito all’uccisione del 43enne Giuseppe Tupputi, titolare di un bar alla periferia di Barletta
Una perizia psichiatrica per accertare la capacità di intendere e di volere dell’imputato 32enne Pasquale Rutigliano, pregiudicato di Barletta, accusato di omicidio volontario aggravato, porto abusivo di arma da fuoco e violazione della sorveglianza speciale. È quanto emerso nel corso dell’udienza preliminare che si è svolta a Trani, in merito all’uccisione del 43enne Giuseppe Tupputi, titolare di un bar alla periferia di Barletta. Rutigliano il 16 aprile 2022 ha confessato di aver sparato, cinque giorni prima, all’interno del bar gestito dalla vittima. L’imputato avrebbe raccontato di essere entrato nel locale e di aver richiesto una birra e, durante la conversazione con la vittima, si sarebbe inalberato prendendo l’arma e sparando: tre i colpi esplosi verso il bancone dove si trovava Tupputi, raggiunto alla testa e al torace. Rutigliano si sarebbe poi allontanato, facendo perdere le proprie tracce.
Il 6 aprile è fissato l’esame del perito. Di contro è arrivata la replica della famiglia della vittima. “Considerando le dinamiche della condotta e il comportamento successivo al reato ritengo – ha riferito il legale della famiglia Tupputi, Francesco Piccolo – che l’imputato abbia agito con coscienza e volontà,
consapevolezza e freddezza”.