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Camarda evita la beffa, 2-2 tra Lecce e Bologna

Il pareggio non rende giustizia ai pugliesi perché avrebbe meritato, per ammissione di tutti, il primo successo

Il Lecce c’è. Resta ultimo in classifica, ma col Bologna dimostra di aver superato il momento critico e di avere tutte le carte in regola per la quarta salvezza consecutiva. Il pareggio non gli rende giustizia perchè avrebbe meritato, per ammissione di tutti, il primo successo. Anzi, il gol del pareggio, in pieno recupero, all’ultima occasione, il gol che Francesco Camarda ricorderà per tutta la vita perché è il primo da lui realizzato in Serie A, ha evitato una autentica beffa. Eh sì perché il Lecce oltre ad aver segnato due gol ha colpito tre legni con Morente, Coulibaly e Pierotti.

C’erano perplessità, soprattutto dopo la deludente prestazione in Coppa Italia a San Siro, c’era apprensione, qualcuno aveva anche messo sotto accusa Eusebio Di Francesco e il suo 4-3-3 dopo quattro giornate di campionato. Un modulo che privilegia, se sviluppato bene e con gli attori giusti il gioco offensivo e lo spettacolo. Col Bologna, e non era facile di questi tempi, il Lecce ha offerto anche scampoli di bel gioco. È interessante per esempio lo sviluppo dell’azione che ha portato al primo gol, quello del vantaggio di Coulibaly. Un’azione chiaramente studiata in allenamento. Va attribuito il giusto risalto anche alla prestazione caratteriale: il Lecce quando è passato in svantaggio per le reti di Orsolini su calcio di rigore e Odgaard, quest’ultima fortunosa per una deviazione di Gabriel, non si è mai arreso e anzi ha lottato su ogni pallone come dimostra il gol realizzato sul filo di lana dal 17enne astro nascente, il cui cartellino e’ di proprieta’ del Milan, con perfetta scelta di tempo.

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