In gol Gimenez, Nkunku e Pulisic
Tre a zero. E poteva andare molto peggio al Lecce eliminato dalla Coppa Italia. Novanta minuti imbarazzanti, non sappiamo quanto condizionati dall’inferiorità numerica, perchè la squadra di Di Francesco riesce ad arrivare una sola volta al tiro, su calcio di punizione di Berisha nella ripresa e quasi mai al limite dell’area di rigore avversaria. Non esageriamo, tutto vero, alla lettera.
È un monologo del Milan, quasi un allenamento in vista del Napoli, Milan che va al riposo con una sola rete di vantaggio realizzata da Gimenez su assist di Bartesaghi, ma che colpisce due traverse e impegna più volte alla grande il portiere Fruchtl, che si rivela l’unica nota positiva della serata pugliese. Il monologo del Milan, iniziato prestissimo, si consolida con l’espulsione di Siebert per fallo da ultimo uomo, che costringe l’allenatore leccese a rinunciare ad un attaccante, N’dri, per rinforzare la difesa con Gaspar. E così l’ex Camarda resta in attacco solo soletto a guardare il prato di San Siro.
E nel secondo tempo il cliché non cambia nonostante qualche sostituzione. Altri due pali colpiti dai rossoneri e due gol realizzati da Nkunku, molto bello al volo, e Pulisic originati sempre sulla sinistra difensiva pugliese. La forza del Milan è nota, ma il Lecce conferma il momento negativo e, diciamolo, esce a pezzi da San Siro perché perdere si può, ma non in questa maniera. E meno male che Modric è rimasto in panchina! Speriamo che cinque giorni siano sufficienti per presentarsi al Bologna in modo diverso.