Svolta positiva: +15-20% rispetto al 2024
“La vendemmia 2025 in Puglia segna una svolta positiva. La produzione si attesta intorno agli 11
milioni di ettolitri, con un incremento del 15-20% per il primitivo rispetto all’anno precedente. Un recupero importante dopo il tracollo del 2023, quando la produzione era crollata a soli 6,9 milioni di ettolitri (-37%), per le condizioni climatiche avverse e gli attacchi di peronospora”. Lo rileva in
una nota Confagricoltura Puglia. “Nonostante qualità e varietà delle produzioni, la
regione si posiziona al nono posto nazionale per le esportazioni”, viene evidenziato. Nel primo semestre 2025 le esportazioni hanno raggiunto 114 milioni di euro (+5,7% sul 2024), con Germania, Svizzera, Albania e Regno Unito come principali mercati. Anche se gli Stati Uniti non rappresentano
il maggiore sbocco commerciale per i vini pugliesi, i produttori regionali “devono fare i conti con i dazi Trump al 15% sui prodotti agroalimentari europei”. “Confagricoltura Puglia – precisa il presidente Antonello Bruno – sottolinea l’urgenza di un supporto strutturale per il comparto, a partire da un
maggiore impegno dei consorzi di tutela. Il vino rappresenta un patrimonio economico e culturale che richiede attenzione e certezze normative, ma soprattutto necessita di un impegno più
incisivo e strategico da parte dei Consorzi di valorizzazione, il cui contributo alla promozione del vino pugliese è risultato finora al di sotto delle aspettative e delle potenzialità del territorio”. Una delle sfide più “pressanti riguarda lo stock eccessivo. Al 31 luglio 2025, nelle cantine italiane giacevano
39,8 milioni di ettolitri, con la Puglia tra le regioni con i maggiori volumi: 3,72 milioni di ettolitri. Le denominazioni più rappresentate sono l’IGP Puglia (1,38 milioni) e l’IGP Salento
(890mila ettolitri)”.