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Omicidio a Monte S. Angelo: Leonardo Ricucci ucciso a colpi di armi da fuoco

La vittima pare fosse vicina a una delle famiglie coinvolte nella guerra di mafia garganica, iniziata, ormai, quasi messo secolo fa. Il sindaco: “La mafia è tornata a uccidere”

Omicidio in nottata a Monte Sant’Angelo. Un uomo di 38 anni, Leonardo Ricucci, con precedenti penali, è stato ucciso a colpi d’arma da fuoco nei pressi della sua masseria, in una zona impervia nell’entroterra, in località Sitizzo.  La vittima pare fosse vicina a una delle famiglie coinvolte nella guerra di mafia garganica, iniziata, ormai, quasi messo secolo fa. Al momento l’inchiesta dei carabinieri è coordinata dalla procura di
Foggia, ma non è escluso il passaggio dell’inchiesta alla Direzione distrettuale antimafia di Bari. 

Stando ad una prima ricostruzione, il cadavere è stato ritrovato nella notte dopo l’allarme dato dai familiari che, non vedendolo rientrare, hanno allertato le forze dell’ordine. È stato ritrovato senza vita nell’auto in un masseria di famiglia dove si sarebbe recato già dalla mattinata di ieri. Sposato, padre di due figli, era un fornaio e lavorava nel forno di famiglia nella cittadina garganica.

“La mafia è tornata ad uccidere” ha commentato il sindaco di Monte Sant’Angelo, Pierpaolo D’Arienzo. “Un fatto grave, che scuote profondamente la nostra comunità e che ci richiama ad una consapevolezza fondamentale: non dobbiamo mai abbassare la guardia. Se per tanti anni Monte Sant’Angelo non ha vissuto episodi così drammatici, è grazie alla risposta forte e decisa dello Stato, delle forze dell’ordine, della magistratura, ma anche della comunità, delle sue istituzioni, delle associazioni, delle parrocchie, delle scuole, dei cittadini che hanno scelto da che parte stare”.

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