Si tratta di oltre 250 terminali, oltre a numerose sim bloccate, alcuni dei quali sarebbero stati addirittura rivenduti
Va avanti l’inchiesta della procura di Potenza sullo scandalo nel Cral, il Circolo Ricreativo Aziendale dei dipendenti dell’Università degli Studi della Basilicata. Alcuni cellulari destinati al personale sarebbero stati acquistati dalla compagnia telefonica Wind 3 , ma il conto non sarebbe mai stato saldato. Un buco stimato in 228.000 euro: una somma, ora, finita al centro delle indagini a carico dell’ex tesoriera del Cral dopo una denuncia depositata dalla compagnia telefonica di Wind 3 e dalla stessa associazione. Si tratta di oltre 250 terminali, oltre a numerose sim bloccate, alcuni dei quali sarebbero stati addirittura rivenduti. L’ipotesi di reato va dalla truffa all’insolvenza fraudolenta e non i escludono provvedimenti nelle prossime settimane.