Revoca dei domiciliari anche per la dirigente Lidia De Leonardis, per la quale è stata invece disposta l’interdizione dai pubblici uffici per la durata di sei mesi.
È tornato in libertà il sindaco di Molfetta Tommaso Minervini, finito ai domiciliari il 6 giugno scorso per presunte irregolarità nell’ambito di alcuni appalti pubblici. Lo hanno deciso i giudici del Tribunale del Riesame di Bari, che hanno annullato i capi di imputazione con riferimento alle accuse di depistaggio, della turbativa d’asta relativa al servizio Porta Futuro e di corruzione. La misura è stata sostituita con il divieto di dimora limitatamente ai locali del comune di Molfetta. Revoca dei domiciliari anche per la dirigente Lidia De Leonardis, per la quale è stata invece disposta l’interdizione dai pubblici uffici per la durata di sei mesi.