Si tratta di beni mobili e immobili, incluse le somme depositate sui conti correnti. E anche due cani
Due mesi dopo la morte del compagno si presenta davanti ad un notaio e tira fuori un testamento olografo in cui lo stesso la nomina erede universale. Peccato però che secondo la procura di Trani il testamento sia falso. La donna, una 50enne residente a Canosa, ha ricevuto nelle scorse settimane un avviso di conclusione delle indagini preliminari, notificato dalla sezione di polizia giudiziaria e firmato dal pubblico ministero Marcello Catalano.
Servizio di Linda Cappello