Viene raccontata l’esperienza del progetto di una masseria sulla Murgia che si sostituisce al carcere per la rieducazione del condannato
Le storie di chi vive e lavora qui dentro, di quelli che vedono il futuro come un compito da realizzare, convinti che il giudizio sulle persone spetti solo a Dio, agli uomini quello sui fatti, secondo i criteri di responsabilità dettati dalla legge. Nella sua carriera di magistrato Giannicola Sinisi, sostituto procuratore generale presso la corte d’appello di Bari, è stato chiamato anche a condannare chi aveva commesso reati, nel libro racconta l’esperienza di “una vita senza sbarre”, volontario in questa masseria della Murgia, nelle campagne di Andria, dove ha preso vita il progetto diocesano di un carcere che deve recuperare l’uomo attraverso il lavoro e non essere una discarica sociale.
interviste a Giannicola Sinisi, magistrato; don Riccardo Agresti, “Senza sbarre”
Servizio di Giovanni Di Benedetto