La questione diventa un caso politico
Avrebbe impedito a un gruppo di cittadini di cantare “Bella Ciao” durante le celebrazioni della Liberazione, identificando dieci persone che ora rischiano una denuncia. È quanto accaduto a Mottola, nel Tarantino, il 25 aprile, dove un maresciallo dei carabinieri ha giustificato l’intervento con l’invito alla sobrietà imposto dal governo per il lutto nazionale dopo la morte di papa Francesco. Il caso ha suscitato forti reazioni: polemiche sui social, proteste del vicesindaco e delle sezioni locali di Pd e Rifondazione Comunista. Nicola Fratoianni (Alleanza Verdi e Sinistra) ha definito l’episodio “gravissimo” e chiesto l’intervento del ministro dell’interno. Il sindacato Unarma ha difeso i carabinieri, respingendo ogni accusa di responsabilità diretta. Per i giovani democratici si tratta di “un atto di censura che offende la memoria di chi ha lottato contro il nazifascismo”