Nel video, Lestingi si lamentava dei contributi economici in favore delle imprese da parte della banca durante il Covid
Non integra il reato di diffamazione ma può considerarsi come espressione del diritto di critica il contenuto di un commento pubblicato su Facebook nel 2020 da Michele Lestingi in cui si faceva riferimento – testualmente – “ai corposi compensi dei dirigenti della Banca di Credito Cooperativo di Conversano” Lo scrivono in sentenza i giudici della Corte d’Appello di Bari, motivando così la conferma dell’assoluzione per l’imputato, autore di un blog.
Nel video, Lestingi si lamentava dei contributi economici in favore delle imprese da parte della banca durante il Covid, giudicati modesti se confrontati con quelli di altre banche. Concetto che era stato messo in relazione ai compensi dei dirigenti dell’epoca. Da qui la denuncia dell’ex dg Donato Venerito. Ma secondo i giudici il contenuto del commento “trova la sua ratio in una reale mala gestio dell’istituto di credito “.










