Sono 46 in tutto i nostri connazionali fatti sbarcare al porto di Ashdod. Fra loro dovrebbero esserci anche i due baresi Lorenzo D’Agostino e Antonio La Piccirella
Da quasi 48 ore non si hanno più contatti con gli attivisti italiani a bordo della Sumud Flotilla fermati dai soldati israeliani in acque internazionali. Le uniche notizie arrivano dai canali ufficiali della Farnesina. Sono 46 in tutto i nostri connazionali – compresi quattro parlamentari e tre giornalisti – fatti sbarcare al porto di Ashdod e condotti nel centro di detenzione di Ketziot, nel sud di Israele, vicino alla città di Ber Sheva. Fra loro dovrebbero esserci anche i due attivisti baresi Lorenzo D’Agostino e Antonio La Piccirella, mentre non dovrebbe essere con loro Francesca Amoruso, a bordo dell’ultima imbarcazione ancora in navigazione, “La marinette”.
Nelle ultime ore sono stati liberati dalle autorità di Israele i quattro parlamentari italiani che facevano parte della Flottilla. Sono stati trasferiti all’aeroporto di Tel Aviv e prenderanno un volo di linea assistiti dal personale dell’ambasciata.
I detenuti non verranno interrogati, ma sarà chiesto loro se sono disponibili ad accettare l’espulsione volontaria, oppure se intendono rifiutarla. Per coloro che rifiuteranno l’espulsione volontaria si aprirà un breve procedimento giudiziario, al termine del quale il giudice dovrebbe decretare l’espulsione coatta. Il rimpatrio dovrebbe avvenire dall’aeroporto di Ben Gurion tra lunedì e martedì prossimo.
È già in viaggio verso casa, invece, l’attivista originario di Martina Franca, Renzo Scialpi, funzionario diplomatico che lavora a Bruxelles. Era partito per donare alla popolazione di Gaza un quintale di olio, ricavato dal piccolo uliveto di famiglia. Una rappresentanza istituzionale del comune di Martina Franca presidierà la sede del municipio in segno di vicinanza alla Flotilla. La decisione è stata deliberata dalla giunta comunale che supporta l’iniziativa umanitaria.