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Ex Ilva, oggi l’incontro per la cassa integrazione: i sindacati potrebbero non firmare

L’azienda chiede la cassa integrazione per ulteriori 400 persone. Da 4050 si passa a 4450, di cui 3800 a Taranto a causa della scarsa produzione

I sindacati Fim, Fiom e Uilm potrebbero non firmare una richiesta più alta di cassa integrazione per i lavoratori dell’ex Ilva, nell’incontro previsto oggi pomeriggio, al Ministero del Lavoro. “È inaccettabile” dice Michele De Palma, segretario generale della Fiom. L’azienda chiede la cassa integrazione per ulteriori 400 persone. Da 4050 si passa a 4450, di cui 3800 a Taranto a causa della scarsa produzione. I sindacati hanno chiesto la convocazione del tavolo permanente a Roma perché vogliono capire cosa succede dal punto di vista della proprietà, del piano industriale e del piano di salvaguardia. “Il rischio è che a pagare le conseguenze di scelte sbagliate siano le lavoratrici e i lavoratori dell’ex Ilva”, dichiarano i sindacati.

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