Nell’area tra Torre Colimena e Punta Prosciutto c’è persino un ombrellone abbandonato insieme agli avanzi delle abbuffate di agosto
Il cartello sbiadito dagli agenti atmosferici delimita l’area protetta della Palude del Conte, tra Torre Colimena e Punta Prosciutto. Eppure basta allontanarsi dal sentiero che porta al mare per accorgersi che qui, di protetto, c’è ben poco.
Cumuli di rifiuti di ogni tipo sono sparsi qua e là sull’arenile, a ridosso della vegetazione dunale. Piccole discariche nelle quali si trova di tutto: pneumatici, secchi, bottiglie di plastica. C’è persino un ombrellone abbandonato insieme agli avanzi delle abbuffate di agosto. L’ennesima dimostrazione, qualora ce ne fosse ancora bisogno, dei danni provocati dal turismo cafone in questo tratto della costa jonica del Salento, al confine tra le Province di Taranto e Lecce.