Gli arresti sono scaturiti dall’operazione “Vortice-Maestrale”che, nel 2021, sferrò un duro colpo al clan Strisciuglio
È uno dei colpi più duri inferti alla criminalità organizzata barese negli ultimi anni. Quarantuno persone sono finite in carcere, in esecuzione di altrettanti ordini di carcerazione emessi dalla Procura Generale presso la Corte d’Appello di Bari. I destinatari dei provvedimenti, condannati con sentenze definitive, dovranno scontare pene che vanno da uno a 30 anni di reclusione, per un totale di 266 anni.
Secondo gli inquirenti, molte di queste persone farebbero parte del clan Strisciuglio, uno dei gruppi mafiosi più radicati e pericolosi del capoluogo pugliese. Le attività criminali si concentravano nei quartieri Libertà, San Paolo, San Pio, Catino e San Girolamo, ma anche nei comuni di Palo del Colle, Conversano e Rutigliano.
L’indagine, denominata “Vortice-Maestrale”, era partita nel 2021 con 99 misure cautelari. Attraverso intercettazioni, pedinamenti e testimonianze di collaboratori di giustizia, gli investigatori hanno ricostruito l’intera rete criminale: estorsioni a commercianti, imposizione di apparecchi per il gioco d’azzardo, gestione delle piazze di spaccio.
Tra i 41 condannati, figurano nomi già noti alle cronache giudiziarie. Le pene più severe sono state inflitte a Oscar Lubisco, condannato a 30 anni di carcere, Rocco Masotti con quasi 26 anni, Simone Schingaro a oltre 21 anni e Emanuele Grimaldi a 22 anni e un mese, tutti ritenuti figure di spicco del clan Strisciuglio.
Molti degli imputati sono stati riconosciuti colpevoli di reati gravissimi: associazione mafiosa, traffico e spaccio di stupefacenti, estorsioni aggravate, porto e detenzione illegale di armi, nonché omicidi e tentati omicidi maturati nel contesto della lotta per il controllo del territorio.
L’elenco completo dei condannati include uomini tra i 20 e i 60 anni, residenti soprattutto nei quartieri popolari di Bari e in alcuni comuni della provincia.
Il clan avrebbe operato con metodi violenti per affermare il proprio controllo sul territorio, anche all’interno del carcere, dove nel 2016 si è verificata una violenta rissa tra affiliati ai clan Strisciuglio e Misceo, in lotta per il predominio a Palo del Colle.