Il gip ha firmato l’ordinanza di convalida del fermo. Il 36enne è accusato di omicidio aggravato dal metodo mafioso, detenzione e porto illegale di arma da fuoco
Resta in carcere Michele Caforio, fratello di Pietro, morto oggi in ospedale a Taranto dopo due giorni di ricovero in rianimazione per una ferita alla testa. Il gip ha firmato l’ordinanza di convalida del fermo. Il 36enne è accusato di omicidio aggravato dal metodo mafioso, detenzione e porto illegale di arma da fuoco. Suo fratello è la seconda vittima della sparatoria avvenuta la sera del 16 luglio al quartiere Tamburi di Taranto. Il primo a morire è stato Carmelo Nigro, deceduto la sera stessa della sparatoria. Per quest’ultimo è stata fissata l’autopsia il 22 luglio. Nel conflitto a fuoco è rimasto gravemente ferito anche il figlio 20enne, Micheal. Stando alle ricostruzioni, tutto è iniziato prima con una lite violenta per la spartizione delle piazze di spaccio, sfociata poi nella sparatoria. Carmelo Nigro avrebbe sparato per primo contro Pietro Caforio, al che sarebbe intervenuto il fratello di quest’ultimo, Michele, per vendicarlo. Questi avrebbe picchiato, disarmato e sparato contro Nigro, usando la sua stessa pistola. Probabilmente anche il 20enne è intervenuto in difesa del padre. Lievemente ferita, alla gamba, una quarta persona: il 65enne Vincenzo Fago.