Indagine della Gdf di Bari, sette gli indagati
Avevano fatto sottoscrivere a risparmiatori di tutta Italia, prevalentemente della provincia di Bari, numerosi contratti di investimento denominati “fixed bond term”, con la promessa di un interesse per un tasso annuo netto del 6%. Solo che il bond era intestato ad una società inglese priva di abilitazione ad operare in Italia e i soldi incassati, transitati su conti esteri, sono stati reimpiegati in attività finanziarie speculative e persino per sponsorizzare una società calcistica lombarda. Ad alcuni investitori sono stati offerti e fatti firmare anche nuove forme di investimento, denominate conto deposito o adesione prestito societario, anche in questo caso con la promessa di rendimenti annuali tra il 3 e il 7%. La procura – dopo alcune segnalazioni di operazioni sospette e alla denuncia di due risparmiatori – vuole vederci chiaro su questo giro di denaro partito dall’Italia e transitato all’estero ed ha aperto un’inchiesta, che vede indagate sette persone e numerosi schermi societari esterni. Le accuse, a vario titolo, sono di associazione per delinquere, abusivismo finanziario, autoriciclaggio e truffa aggravata. Stamattina eseguito un decreto di sequestro per un valore complessivo di circa 6 milioni di euro.