12 concessionari contro il bando del Comune per la ridistribuzione dei lidi, dettata dalla direttiva europea Bolkestein
Concessioni balneari di Ginosa marina. Il tar di Lecce ha accolto i ricorsi dei 12 concessionari contro il bando del Comune per la ridistribuzione dei lidi, dettata dalla direttiva europea Bolkestein. La decisione del tribunale si basa principalmente sull’assenza del Piano comunale delle coste, presupposto necessario per avviare la gara. Il Comune aveva messo a bando 20 lotti demaniali per fini turistici. A supporto del bando, aveva allegato una planimetria aggiornata dall’ufficio tecnico comunale, approvata dalla giunta. Documentazione ritenuta dai giudici insufficiente e non paragonabile o sostitutiva del Piano delle coste. il comune promette battaglia, e annuncia che impugnerà la sentenza davanti al Consiglio di Stato”. L’amministrazione replica di aver agito sempre rispondendo a criteri di legalità, trasparenza e visione strategica, sottolineando che quello del tar è solo un primo grado di giudizio, che in tutta la Regione solo 5 comuni hanno il Piano delle Coste e che la Regione stessa aveva autorizzato a procedere coi bandi di gara. La situazione è paradossale, perché molti concessionari uscenti sono risultati vincitori di gara, la quale però ora è stata annullata a causa del ricorso presentato dagli stessi quando fu pubblicato il bando. Per il Comune “sarà compito del Consiglio di Stato definire quale interpretazione sia maggiormente coerente con i principi di legalità e concorrenza: se quella che tutela la certezza del diritto e l’evidenza pubblica, o quella che consente proroghe a chi ha scelto di non partecipare ai bandi”.