L’inchiesta si chiude senza nessun colpevole
Si chiude senza nessun colpevole l’inchiesta sull’omicidio della giovane Palmina Martinelli, la 14enne di Fasano bruciata viva nel 1981. Il gip del Tribunale di Bari ha accolto la richiesta di archiviazione che la Procura aveva avanzato nei confronti del cognato della vittima, unico indagato dopo tanti anni e accusato di omicidio volontario in concorso con ignoti e false informazioni al pm.
Nonostante questo il gip scrive che la morte della giovane “maturò verosimilmente all’interno della cerchia familiare, una parte della quale ancor oggi reticente ed ostile alle indagini.” Nel provvedimento si dà atto che Antonio, il fratello di Palmina ormai deceduto, “ha portato i suoi segreti nella tomba”. Prima di morire avrebbe manifestato “in più di una occasione la volontà di parlare con un giudice, richiesta non considerata dalla famiglia nel timore, forse, che il contenuto delle rivelazioni avrebbe potuto esporli a responsabilità nell’omicidio”.