Il brano è un regalo per i suoi genitori che sono convinti che il figlio sia stato ucciso
Il testo di una delle sue canzoni, riarrangiata da un gruppo di artisti per ricordarlo a dieci anni dalla sua scomparsa. Si chiama “Strati d’anima”, uno dei testi più profondi di Ivan Ciullo, dj Navi come il 34enne di Racale era conosciuto. Un dono alla sua memoria, per chi ha conosciuto la sua arte – spiega sui social Luca Tridici – che gli dà la voce. Un regalo ai suoi genitori, Rita e Sergio, che con forza da dieci anni sono convinti che Ivan sia stato ucciso, portando avanti una battaglia giudiziaria che il prossimo 11 luglio approderà per l’ennesima volta in un’aula di Tribunale davanti al gip che dovrà decidere se accogliere la nuova richiesta di archiviazione avanzata dalla Procura a cui la famiglia ha fatto opposizione.
Servizio di Stefania Congedo
Riprese e montaggio di Donato Colazzo