L’inchiesta contabile è partita da quella che, nel 2023, portò ai domiciliari l’allora primario con le accuse di concussione e peculato
Ammonta a circa 500mila euro la cifra che la Procura della Corte dei Conti ha quantificato come presunto danno erariale commesso dall’ex primario Vito Lorusso ai danni dell’Istituto oncologico Giovanni Paolo II. L’inchiesta contabile è partita da quella che, nel 2023, portò ai domiciliari l’allora primario con le accuse di concussione e peculato. Lorusso fu sorpreso mentre intascava soldi da un paziente, 200 euro per saltare la fila e potersi curare. L’ex primario però, per arricchirsi, non si limitava a questo. Lorusso aveva un rapporto di esclusività con l’azienda ospedaliera che gli aveva garantito circa 158mila euro in più rispetto allo stipendio per gli anni 2019 e 2023. Nonostante questo non avrebbe rispettato i patti svolgendo attività extramoenia. Al danno patrimoniale si aggiunge quello d’immagine quantificato in 330mila euro. Lorusso, con il suo comportamento, avrebbe fatto venir meno il rapporto di fiducia tra cittadini e istituto di cura.