Il 27 giugno a Palazzo Monaldeschi la quinta tappa del progetto ideato dal maestro pasticciere Angelo Bisconti per valorizzare le eccellenze agroalimentari delle venti regioni italiane
La nocciola “Tonda Gentile Romana”, varietà molto diffusa nel Viterbese, è l’ingrediente che contraddistingue il “Gentilotto”, l’ultima invenzione dolciaria del maestro pasticciere di Campi Salentina (Le) Angelo Bisconti, promotore insieme al giornalista Alessandro Miglietta del progetto itinerante “Il Pasticciotto incontra i Territori”, illustrato lo scorso mese di dicembre in Senato. Venerdì 27 giugno, alle ore 18,30, nella storica cornice di Palazzo Monaldeschi a Bolsena (Vt), in occasione della quinta tappa dell’iniziativa che si propone di valorizzare le eccellenze agroalimentari delle venti regioni italiane, sarà presentata ufficialmente la variante del pasticciotto leccese dedicata al Lazio. Nel “Gentilotto”, lo scrigno di pastafrolla custodisce due strati: base “Nochiella fondente”, crema di nocciole al gusto di cioccolato fondente (prodotto artigianale firmato Cimina Dolciaria), secondo strato di crema pasticcera. “Il risultato è una golosità da gustare in qualsiasi momento della giornata, vista lago o tra i vicoli del centro storico di Bolsena”, dichiara il maestro Bisconti, gia’ inventore tra gli altri del “Pasticciotto Obama” dedicato al primo presidente di colore degli Stati Uniti e del “Pasticciotto del Campione”, dedicato a Jannik Sinner. Così come avvenuto per le tappe di Caramanico Terme (Pe) con il “Maiellotto” (pasticciotto con confettura d’uva Montepulciano d’Abruzzo), Viggiano (Pz) con il “Fasoldotto” (pasticciotto con crema dolce di fagioli di Sarconi Igp), Montecalvo Irpino (Av) con il “Pomodotto” (pasticciotto con confettura di Pomodoro Quarantino piccolo della Valle del Miscano), e Castropignano (Cb) con il “Tartufotto” (pasticciotto al tartufo), al termine della presentazione è prevista una degustazione gratuita. Il maestro Bisconti donerà ai pasticceri, agli operatori turistici e della ristorazione, la ricetta originale del “Gentilotto” in modo tale che il dolce possa essere preparato e degustato in loco.