Deliziosa
Manchette Fono VI.PI.

Carabiniere ucciso, Giannattasio in silenzio davanti al Gip

Interrogatorio di garanzia per il 57enne di San Giorgio Ionico accusato di concorso in omicidio del brigadiere capo Carlo Legrottaglie

Si è avvalso della facoltà di non rispondere Camillo Giannattasio, il 57enne di San Giorgio Ionico accusato di concorso in omicidio del brigadiere capo Carlo Legrottaglie. L’uomo nelle scorse ore è comparso davanti al giudice per le indagini preliminari del tribunale di Brindisi. Per il Gip la morte del carabiniere era un evento “ampiamente prevedibile e accettato da Giannattasio che nell’auto aveva armi cariche di munizioni pronte ad uccidere”. Secondo quanto ricostruito, il 12 giugno, mentre la gazzella dei carabinieri inseguiva i due malviventi, questi mostravano gesti di sfida contro i militari prima di schiantarsi contro un palo. Scesi dall’auto, Mastropietro sparò contro Legrottaglie, uccidendolo e Giannatasio partecipò attivamente alla pianificazione e all’azione con chiara volontà criminale. Avrebbe istigato e rafforzato la condotta violenta del complice. Non solo: tra casa e negozio nascondeva anche un arsenale clandestino. Giannattasio è indagato anche per il tentato omicidio dei due poliziotti che, nella seconda sparatoria, sono intervenuti per fermarli, sparatoria nella quale è morto Michele Mastorpietro.

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