La documentazione, risultata apparentemente regolare, ha tratto in inganno la Motorizzazione Civile di Brindisi, che ha così rilasciato i titoli abilitativi
Una recente attività di polizia giudiziaria condotta dalla Polizia Stradale di Brindisi ha portato all’individuazione e alla denuncia di sei persone per il reato di falsità ideologica commessa da privato in atto pubblico per induzione.
Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, al centro dell’indagine vi sarebbe un sistema illecito messo in piedi da un istruttore di guida, dal legale rappresentante di un’autoscuola della provincia e dal direttore di un corso di formazione professionale per il conseguimento della patente CQC (Carta di Qualificazione del Conducente), necessaria per guidare mezzi pesanti per il trasporto di merci o persone.
I tre avrebbero falsamente attestato il completamento delle ore di guida pratica obbligatorie da parte di quattro allievi, che in realtà non avevano svolto l’addestramento previsto dalla normativa vigente. La documentazione, risultata apparentemente regolare, ha tratto in inganno la Motorizzazione Civile di Brindisi, che ha così rilasciato i titoli abilitativi. Un meccanismo fraudolento che, secondo la Polizia, avrebbe potuto mettere in circolazione conducenti non adeguatamente formati, con gravi rischi per la sicurezza stradale.