L’iscrizione nel registro degli indagati di due agenti della Questura per omicidio colposo viene chiarita come un atto dovuto, a tutela dei diritti di tutti, inclusi quelli degli stessi poliziotti
La giunta distrettuale di Lecce dell’Associazione Nazionale Magistrati ha definito inaccettabili le critiche espresse da esponenti politici e sindacati di polizia contro i magistrati della Procura di Taranto, impegnati nelle indagini sulla morte del brigadiere capo Carlo Legrottaglie. L’iscrizione nel registro degli indagati di due agenti della Questura per omicidio colposo viene chiarita come un atto dovuto, a tutela dei diritti di tutti, inclusi quelli degli stessi poliziotti.
Fratelli d’Italia ha preso posizione in loro difesa, chiedendo l’archiviazione del caso e l’applicazione del decreto sicurezza per sostenere le spese legali. Una delegazione del partito si è recata al comando provinciale dei Carabinieri di Taranto per esprimere vicinanza all’arma e ribadire solidarietà agli agenti coinvolti. L’Anm ha infine invitato al rispetto del lavoro della magistratura, per evitare che una tragedia diventi motivo di divisione.