Smascherato anche un sedicente avvocato durante una perquisizione effettuata dalla Guardia di Finanza di Brindisi
Un medico sospeso per 30 giorni e un sedicente avvocato smascherato durante una perquisizione: sono tra i primi effetti dell’ampia indagine condotta dalla Procura di Brindisi e dalla Guardia di Finanza, scattata lo scorso 15 maggio. Il professionista sanitario, un ortopedico in servizio all’ospedale Perrino di Brindisi, è stato raggiunto da una misura cautelare di sospensione, mentre un secondo medico, un radiologo, è stato posto in ferie forzate. Entrambi risultano indagati, ma senza responsabilità accertate al momento. Sempre nel corso delle perquisizioni, effettuate in studi legali di diversi Comuni tra Brindisi e il Tarantino, è emerso un caso singolare: a Mesagne, il titolare di uno studio si è rivelato non essere affatto un avvocato, come invece lasciava intendere la targhetta affissa fuori dallo studio. Lo ha ammesso lui stesso, evitando così l’intervento di un rappresentante dell’Ordine. L’inchiesta, coordinata dal sostituto procuratore Luca Miceli, ipotizza l’esistenza di un sistema organizzato di truffe alle assicurazioni, con la partecipazione di medici, falsi professionisti e privati cittadini. Le accuse comprendono: frode, falsità ideologica e materiale, mutilazioni simulate e danneggiamenti fraudolenti di beni assicurati. Nel complesso, sono 18 gli indagati, ma il numero potrebbe salire. Le perquisizioni hanno interessato abitazioni, ospedali, studi legali e uffici, anche in Comuni come Carovigno, Grottaglie, San Giorgio Jonico e la stessa Mesagne.