Il corpo potrebbe appartenere a Francesco Diviesti, il 26enne di Barletta scomparso il 25 aprile scorso
Sono cinque le persone indagate per il presunto omicidio legato al cadavere carbonizzato ritrovato
nella tarda mattinata di ieri in una grotta di campagna tra Canosa di Puglia e Minervino Murge, in contrada Femmina Morta. Il corpo, completamente distrutto dalle fiamme, potrebbe appartenere a Francesco Diviesti, il 26enne di Barletta scomparso il 25 aprile scorso, la cui identità non è ancora
stata scientificamente accertata. La Direzione Distrettuale Antimafia di Bari ha notificato gli
avvisi a cinque persone residenti nella Sesta provincia pugliese, tra cui una di origini straniere. Si tratta di un atto dovuto per consentire agli indagati di nominare eventuali periti di parte, che potranno partecipare all’autopsia, prevista venerdì. L’inchiesta, aperta con l’ipotesi di omicidio aggravato dal metodo mafioso,
è condotta dalla Dda di Bari e affidata alla Squadra Mobile di Andria.