La manifestazione è contro le basi militari a Taranto, in Puglia e in tutto il Paese, che si ispira ai valori della Costituzione
A Taranto parte non a caso dall’Arsenale il corteo dei Cobas per la festa della Liberazione. Manifestazione parallela a quella istituzionale, che si svolge tradizionalmente in piazza della Vittoria. “Diciamo no alle armi e alle guerre; al genocidio del popolo palestinese; a un governo che strizza l’occhio al fascismo storico. Il governo dei decreti sicurezza – afferma Ernesto Palatracio dei Cobas – l’Italia si rifà e deve ancora rifarsi ai valori della resistenza, della liberazione dalle dittature”. La manifestazione è contro le basi militari a Taranto, in Puglia e in tutto il Paese, che si ispira ai valori della Costituzione. All’art. 11 che ripudia la guerra. Il corteo ha attraversato tutto il borgo per arrivare alla discesa vasto in città vecchia. Tantissimi i giovani del Fronte giovanile comunista. Sono arrivati anche da Bari e da Lecce: “Il 25 aprile non è solo una ricorrenza – affermano impugnando bandiere e megafono – È azione di libertà, uguaglianza e giustizia”.