Lo prevede un’ordinanza sindacale che specifica la necessità di rivolgersi a ditte specializzate in caso di presenza di amianto
Dovranno essere i proprietari degli appartamenti a provvedere – entro sette giorni – alla rimozione e allo smaltimento delle macerie rivenienti dalla demolizione. È quanto prevede la nuova ordinanza sindacale relativa alla palazzina crollata lo scorso 5 marzo, a Bari. Nel provvedimento del sindaco Vito Leccese è specificato che, in caso di presenza di amianto, sarà necessario incaricare una ditta specializzata e autorizzata a svolgere queste operazioni. Finora l’Arpa Puglia non ha rilevato la dispersione di fibre di amianto anche se nella zona del crollo sono stati ritrovati frammenti di questo materiale, derivanti forse dalla rottura di una tubazione. Le rimozioni dovranno essere autorizzate dall’autorità giudiziaria, che sta indagando per crollo colposo a carico di ignoti e ha messo sotto sequestro l’area in cui è collassata la palazzina.