La Regione deve chiarire la questione alla luce delle recenti sentenze della Corte Suprema, secondo cui l’assistenza ai malati neurodegenerativi dovrebbe essere interamente a carico del sistema sanitario
Un vero e proprio pasticcio burocratico rischia di pesare sulle famiglie dei pazienti di Parkinson e Alzheimer ricoverati nelle Rsa pugliesi. Da luglio 2023, la quota giornaliera di 100,33 euro, confermata di recente da una sentenza del Consiglio di Stato è divisa a metà tra Asl e paziente, mentre prima la ripartizione era 70% a carico della sanità pubblica e 30% a carico della famiglia. Il problema? Alcune strutture private chiedono ora ai pazienti la differenza retroattiva di 26 euro al giorno fra vecchia e nuova tariffa retrodatata a luglio 2023, inviando solleciti e perfino decreti ingiuntivi. Le associazioni dei malati hanno denunciato una situazione insostenibile.
servizio di Francesco Iato