Non accettava l’inclinazione sessuale del ragazzo 19enne
Il gip di Lecce Angelo Zizzari ha disposto il giudizio immediato nei confronti di un uomo di 53 anni residente in un comune del Sud Salento, accusato di minacce e maltrattamenti contro famigliari e conviventi: le vessazioni erano contro il figlio, oggi 19enne, di cui non accettava l’omosessualità perché considerata un disonore. Le vessazioni – secondo il giudice – erano state “tali da ridurlo in penose condizioni di vita e a portarlo a tentate il suicidio”. L’inchiesta è partita in seguito alla denuncia sporta ai carabinieri dal giovane lo scorso 14 gennaio. I maltrattamenti avrebbero avuto inizio sin dall’età di 4 anni, quando il padre lo scoprì chiuso in camera a giocare con le bambole. Il processo è stato fissato per il prossimo 4 giugno.