In aula Luigi Leonetti, a processo per l’uccisione di Vincenza Angrisano, ha confermato il delitto e si è scusato con i figli
Ha chiesto scusa ai figli, poi alla moglie e infine a tutti i parenti. Confermando di aver ucciso la donna con la quale era sposato perché esasperato, per aver perso le speranze di avere ancora una famiglia dopo che la compagna gli aveva detto di avere un amante, aggiungendo di aver fatto di tutto per salvare il matrimonio ma di non esserci riuscito per l’ostinazione di lei a portare avanti la relazione con un altro uomo. Così, nell’aula della corte d’assise del tribunale di Trani, Luigi Leonetti, a processo per l’uccisione di Vincenza Angrisano avvenuta la sera del 28 novembre del 2023 in una abitazione alla periferia di Andria, alla presenza dei due figli minori. L’imputato, accusato di omicidio volontario con la aggravante della premeditazione, di averlo commesso per motivi abietti e futili, alla presenza dei figli minori, nei confronti del coniuge, maltrattamenti in famiglia e lesioni, confessò subito il delitto e si è sempre difeso spiegando di non sopportare l’idea che la moglie avesse intrapreso una relazione extraconiugale e di averla ammazzata al termine dell’ennesimo litigio dopo aver scoperto la volontà di lei di andar via da casa. Prossima udienza il 20 giugno per la requisitoria del pm.