Il giovane calciatore morì dopo cinque mesi di coma, è nell’elenco delle vittime innocenti di mafia
A 10 anni dall’accaduto, i carabinieri hanno arrestato all’alba due persone nell’ambito delle indagini per la morte di Domenico Martimucci, il calciatore 27enne di Altamura deceduto dopo cinque mesi di coma per le ferite causate dall’esplosione di una bomba rudimentale nella sala giochi Green Table. Accadde poco dopo la mezzanotte del 5 marzo del 2015. Le accuse a carico dei due indagati sono tentato plurimo omicidio e detenzione e porto di materiale esplodente, aggravati dal metodo mafioso. Le indagini sono state condotte dalla Direzione distrettuale antimafia. Per la morte di Domi Martimucci sono stati già condannati in via definitiva dalla Cassazione Mario Dambrosio, il mandante dell’attentato, a 30 anni di carcere, Savino Berardi, l’esecutore materiale, a 20 anni, e Luciano Forte, uno dei complici, a 18 anni di reclusione.