3.420 le unità interessate, circa tremila gli operai che lavorano nel sito di Taranto
E’ in corso al ministero del Lavoro la trattativa tra Acciaierie d’Italia e i sindacati metalmeccanici (Fim Cisl, Fiom Cgil, Uilm, Usb e Ugl) per rinnovare di un anno la cassa integrazione nel gruppo. 2.955 i dipendenti interessati per il sito di Taranto, il più grande dell’ex Ilva. Improbabile che già oggi possa chiudersi la partita. A luglio 2024 fu trovato un accordo su un numero massimo di 4.050 cassintegrati nel gruppo, di cui 3.500 a Taranto – si era partiti da una richiesta di 5.200 di cui 4.400 a Taranto -, stavolta AdI chiede la cassa per 3.420 dipendenti. La sospensione temporanea dal lavoro interessa 465 dipendenti degli altri siti di AdI, tra cui Genova e Novi Ligure. I fondi per la cassa integrazione sono già nella legge di Bilancio e inoltre l’attuale gestione commissariale corrisponde sull’importo della cassa una integrazione economica per alleviarne l’impatto.